Storie
Pomodoro pop: l’estate italiana
Quattro varietà di pomodori per colorare di rosso l’estate
Il pomodoro è l’ortaggio principe della cucina italiana, soprattutto d’estate. Simbolo dell’identità nazionale, è una pianta che si coltiva soprattutto nell’Italia meridionale e, anche se è usato quasi sempre al singolare, le varietà sono molte. Scopriamone qualcuna.
Pomodoro del Piennolo
Dop campano, viene coltivato alle pendici del Vesuvio. È piccolo, pizzuto e ovale. Ha un sapore dolce ed è molto usato per la preparazione di sughi, ma anche per arricchire di gusto primi e secondi. Viene conservato in grappoli che, attraverso una cordicella, vengono appesi in spazi grandi e areati per farlo maturare lentamente. Da qui il nome.
Pomodoro Pachino
Molto comune, è un pomodoro IGP siciliano coltivato nel territorio comunale di Pachino e Portopalo di Capo Passero, oltre a parte dei territori comunali di Noto (SR) e Ispica (RG). È piccolissimo, tondo, liscio e molto zuccherino. In cucina viene utilizzato per fare la salsa e per preparare ottime insalate.
Pomodoro San Marzano
Un pomodoro campano che gode della Dop. si coltiva nell’Agro Sarnese-Nocerino con qualche appendice nella provincia di Avellino e Napoli. Dalla forma allungata e dalla buccia liscia, ha una polpa soda, poco acquosa e con semi quasi assenti che lo rendono molto popolare nell’industria conserviera.
Pomodoro Camone
Piccolo e profumato, è molto riconoscibile per il colore che prevede delle sfumature verdognole. Ha una polpa carnosa e un gusto dolce e acido. Viene coltivato in Sardegna e la cucina lo predilige per delle ricette estive, a crudo, come insalate di verdure e di riso.